Archivi categoria: ATTIVITA SVOLTE

I MIEI AMICI DI QUI

I MIEI AMICI DI QUI

Porto Maurizio, Istituto di Istruzione Superiore “G. Ruffini”, 29 maggio 2017

Organizzata dalla Fondazione, la tavola rotonda sull’opera di Giovanni Boine nel centenario della morte, prende il nome da uno dei Frantumi (i suoi componimenti editi per la prima volta postumi, a cura degli amici, nel 1918), dedicato dallo scrittore ligure all’amico Angelo Saglietto, detto il “Sofo” e, in generale, a tutti gli altri amici portorini e onegliesi. L’Istituto ospitante è stato scelto in quanto ‘erede’ dell’ottocentesco Regio Istituto tecnico di Porto Maurizio, nel quale il giovane scrittore fu supplente di storia dall’aprile al maggio del 1916, ad appena un anno dalla morte. Hanno animato l’incontro Maria Novaro, Ito Ruscigni, Marino Magliani e Fabio Barricalla.

UNA CITTÀ IN CIMA AL MONDO

UNA CITTÀ IN CIMA AL MONDO

arti e avanguardia nella Genova dei ’60 e ’70

Genova, Foyer del Teatro della Corte, 4 maggio 2017

L’inaugurazione della mostra “Altre scene”, ha favorito lo sviluppo di un incontro a più voci per mettere a fuoco la vitalità di Genova in vari settori della cultura e dell’arte, negli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Alcune gallerie d’arte si aprivano a pionieristiche scoperte (Pop Art, Arte Povera), nascevano riviste letterarie di punta (Marcatré) e circolavano scritture non normalizzate (Edoardo Sanguineti), il cinema cercava di rifondare le sue pratiche grazie a filmmakers irrispettosi della logica commerciale, infine la musica con Luigi Nono, Luciano Berio, Gino Paoli e Fabrizio De André bussava a una modernità eterodossa. Si trattava di una ventata di creatività sovversiva, di idee irregolari dalla durata però effimera.

ALTRE SCENE

ALTRE SCENE

l’avanguardia teatrale allo Stabile di Genova

Genova, Foyer del Teatro della Corte, 4 maggio-1 luglio 2017

Il Convegno di Ivrea del 1967 è considerato l’atto di nascita ufficiale dell’avanguardia teatrale italiana. All’incontro aderirono attori, registi, drammaturghi e critici, che poi avrebbero svolto un ruolo importante nella storia teatrale della penisola. L’articolazione dell’esposizione ha inteso mettere a fuoco gli spettacoli riconducibili all’avanguardia che il Teatro di Genova ha prodotto e ospitato nei cartelloni stagionali. In questa prospettiva, ha acquistato speciale rilievo il caso, quasi rimosso dalla memoria di molti, del Teatrino di Piazza Marsala, che si qualificò come un locale dedicato a coraggiosi esperimenti di programmazione innovatrice.

MEDITERRANEO. UN RACCONTO PER IMMAGINI E POESIA

MEDITERRANEO

Un racconto per immagini, poesia e musica

Praga, Istituto Italiano di Cultura, Cappella Barocca, 27 aprile-18 maggio 2017

Immaginata dalla collaborazione tra diverse istituzioni culturali della nostra regione, la mostra propone un incontro tra presente e passato, tra testi poetici e immagini, tra momenti di storia e pagine di attualità. Mentre una dozzina di fotografi suggeriscono visioni diverse del Mar Mediterraneo e dei territori che esso lambisce nella sua variegata ricchezza di natura e di persone, di paesaggi marini e costieri, le parole dei cantautori liguri aiutano a comprendere l’indissolubile legame tra terra e mare delle genti liguri. Ad esse si affiancano i versi lontani di Mario Novaro, Camillo Sbarbaro, Eugenio Montale, Angelo Barile, Francesco Biamonti. La mostra è stata in seguito riallestita a Millesimo.

L’ANONIMO GENOVESE NELLE OPERE DI ELENA PONGIGLIONE

L’ANONIMO GENOVESE NELLE OPERE DI ELENA PONGIGLIONE

Genova, Biblioteca Berio, Sala mostre, 1-30 aprile 2017

Realizzata in collaborazione con il Comune di Genova e l’Associazione A Compagna, l’esposizione ha raccolto oltre settanta opere con cui l’Artista ha tradotto in immagini i testi dell’Anonimo Genovese che descrivono fatti avvenuti intorno alla fine del tredicesimo secolo. Una sorta di diario in versi che descrive fatti storici come le battaglie vinte contro i Pisani alla Meloria (1284) e i Veneziani a Curzola (1298), i commerci intorno al porto, l’abilità dei genovesi naviganti, gli scontri tra le famiglie cittadine, la vita dei vicoli, oltre alle storie dei santi, i precetti morali, le invettive, i buoni consigli da seguire prima di prendere moglie o per contrastare i disturbi dovuti agli eccessi alimentari.

NOVECENTO IN LIGURIA

NOVECENTO IN LIGURIA

dialoghi tra arte e letteratura

Genova, Foyer del Teatro della Corte, 23 febbraio-30 marzo 2017

Sei incontri per individuare il rapporto che unisce l’arte visiva alla letteratura e viceversa, perché ogni modalità espressiva si nutre di pensieri affini, di vicinanze elettive fra creatori e intellettuali che usano abitualmente strumenti diversi, siano essi la penna, il pennello o lo scalpello. Ogni percorso subisce influenze importanti, a volte decisive, da altri tracciati che si sovrappongono, si incrociano, addirittura si confondono al seguito di incontri, scambi, letture che vengono a costituire l’inesauribile serbatoio di esperienza cui ognuno attinge. Infrangere gli steccati che abitualmente dividono lo studio di campi del sapere considerati diversi, significa ricomporre l’ambiente culturale su cui ogni opera è generata.

QUASI UNA TANGENTE

QUASI UNA TANGENTE

Genova, Biblioteca Universitaria, Sala da ballo, 14 dicembre 2016

Ricorrendo il cinquantenario della realizzazione del film sperimentale realizzato dal non ancora ventenne Massimo Bacigalupo nel 1966, vincitore del Festival di Montecatini riservato al cinema non professionale, l’autore, oggi docente universitario e critico letterario, ha dialogato con Claudio Bertieri, all’epoca membro della giuria che aveva riconosciuto i meriti del film. Alla conversazione, che ha ricordato le vivaci stagioni di un cinema impegnato linguisticamente a rompere gli schemi abituali del racconto filmico, è seguita la proiezione del mediometraggio.

FUTURI…AMO

FUTURI…AMO

un filo incontra il futurismo

Imperia, Biblioteca Civica, Sala mostre, 3-11 dicembre 2016

Più incontri e laboratori hanno affiancato, nei giorni della sua apertura, l’esposizione di ricami che le aderenti all’Associazione “Magia di punti” hanno allestito, in collaborazione con la Fondazione, nelle sale dell’istituzione imperiese. Quale tema di ricerca e applicazione è stato scelto un fenomeno artistico e culturale che ha avuto particolare sviluppo e rilevanza nella Riviera di Ponente: quello, appunto, del secondo Futurismo, rappresentato dai nomi di Farfa, Cangiullo, Dal Monte, Picollo, Sturani ed altri ancora. Il ricamo, quindi, come espressione artistica di una donna che, in pieno spirito marinettiano, corre veloce e sa cogliere al volo i messaggi del mondo frenetico che attraversa, protesa verso un “domani” esaltante.

LA LUCE DELL’OCCIDENTE

LA LUCE DELL’OCCIDENTE

Genova, Società di Letture e Conversazioni Scientifiche, 24-25 novembre 2016

Ideato dall’Associazione “Homines cura iuvat” e organizzato dalla Fondazione Novaro, con il sostegno di Regione Liguria, il convegno si è interrogato sul futuro della cultura europea e più genericamente occidentale, cercando di capire se è più minacciata da nemici esterni, quali le fascinazioni per l’Oriente e la rigidità dell’islamismo, o da nemici interni, come la tecnocrazia e lo strapotere della finanza. Il titolo stesso cita apertamente il saggio del filosofo iraniano Daryush Shayegan La lumière vient de l’Occident. La cultura occidentale è parte integrante della cultura planetari: senza Copernico e Galileo non ci sarebbe la scienza della natura, senza Darwin non ci sarebbero lo studio dell’evoluzione della specie, senza Freud non conosceremmo la nostra consistenza psicanalitica.

UN RICORDO DI RENZO AIOLFI

UN RICORDO DI RENZO AIOLFI

come gesto di amicizia e testimonianza culturale

Savona, Sala Rossa del Comune, 19 novembre 2016

I cento anni dalla nascita di Renzo Aiolfi hanno suggerito all’associazione a lui intitolata, unitamente alla Società Savonese di Storia Patria e alla Fondazione Novaro, di ricordare la figura dell’animatore culturale e storico Direttore del locale Teatro Chiabrera. Alcuni amici, e variamente suoi collaboratori, hanno riletto l’entusiasmo e la passione con cui “il Renzo” ha saputo, negli anni dell’immediato secondo dopoguerra, animare il palcoscenico savonese. Sono intervenuti, tra gli altri, Silvia Bottaro, Claudio Bertieri ed Eugenio Buonaccorsi.