I 40 anni della Fondazione Mario Novaro
In occasione dei nostri quarant’anni, abbiamo realizzato in collaborazione con Eliana Quattrini e Ugo Nuzzo un’intervista al nostro Presidente, architetto Maria Novaro.
In occasione dei nostri quarant’anni, abbiamo realizzato in collaborazione con Eliana Quattrini e Ugo Nuzzo un’intervista al nostro Presidente, architetto Maria Novaro.
La Fondazione si racconta, all’interno del ciclo di puntate dei “Programmi dell’Accesso”, con un estratto dell’intervista a Maria Novaro realizzata da Eliana Quattrini in occasione dei nostri 40 anni.
Saremo in onda:
sabato 4 novembre dalle 7.30 su Rai Tre
sabato 4 novembre dalle 23.30 su Rai Radio Uno
Per approfondimenti:
http://www.corecom.regione.liguria.it/archivio-news/item/163-prgm-accesso-secondo-periodo-2023.html?fbclid=IwAR3wbOeI0JjD-1FW8Iy4n-979ur6y8YT1BR44TGP0ojOogNXglRWtZ7gEms
Grazie a Corecom Regione Liguria e alla Sede Rai di Genova per l’opportunità!
Da lunedì 6 novembre troverete l’intervista completa qui sul sito o sul nostro canale YouTube
Il vastissimo fondo archivistico di Claudio Bertieri è l’aggregazione documentale più cospicua conservata dalla Fondazione Novaro, estendendosi per oltre 50 metri lineari. L’archivio Bertieri conserva materiali afferenti a diversi ambiti di ricerca e di interesse: cinema, fumetto, comunicazione aziendale, teatro, sport, filatelia. Completano il fondo la serie della corrispondenza, la rassegna stampa, la raccolta di manoscritti e dattiloscritti dei suoi articoli e la sezione dei fascicoli relativi a tutti i congressi, premi, festival a cui ha partecipato come organizzatore, membro della giuria o semplice partecipante.
Per quanto riguarda il cinema sono presenti brochure e fotobuste (oltre 4200 unità), comunicati stampa e programmi di sala, fotografie (oltre 27.000), rassegna stampa, recensioni, e schede filmografiche. Nell’ambito fumetto e narrativa disegnata l’archivio conserva alcune tavole originali di fumetti e rassegne stampa suddivise per disegnatori, personaggi dei fumetti e per temi. Nella sezione dedicata alle collaborazioni con le grandi aziende sono conservate fotografie, oggettistica pubblicitaria e programmi delle attività cinematografiche e teatrali organizzate da Bertieri, oltre al materiale preparatorio per i volumi realizzati per FIAT ed Iveco. La sezione del teatro è ricca di programmi di sala, rassegne stampa e recensioni. Completa il fondo la raccolta che Claudio Bertieri definiva “Il filatelario”, ovvero una collezione sterminata di francobolli suddivisi per soggetti rappresentati, secondo quel gusto per l’indagine del mondo dell’immagine che ha contraddistinto tutto il suo lavoro.
Claudio Bertieri nasce a Genova il 20 settembre 1925. Compie studi classici e si appassiona alla cinematografia già durante il periodo bellico. Divenuto socio del Film Club genovese (probabilmente il primo club di cineamatori italiano del dopoguerra) partecipa attivamente ad incontri e dibattiti. Già verso la fine degli anni Quaranta hanno inizio le sue collaborazioni come critico cinematografico, ed anche teatrale, a quotidiani e riviste.
Dagli anni ‘50 Bertieri approfondisce settori meno frequentati, come quello del cinema industriale, dei rapporti cinema/sport, del cortometraggio e del documentario.
Negli anni ‘50 Claudio Bertieri è consulente per le attività culturali che l’acciaieria di Genova Cornigliano ed organizza per i propri dipendenti cinema e teatro, successivamente a Milano ricopre un incarico analogo alla Edisonvolta.
Nel 1965 a Bordighera, insieme a Umberto Eco e Romano Calisi, dà vita alla prima edizione del “Festival del fumetto”, divenuto dall’anno seguente il “Salone Internazionale dei Comics” di Lucca del quale Bertieri è stato fino alla fine degli anni ‘90 uno dei responsabili culturali. A Genova, con l’editore Ivaldi, è ideatore e direttore della rivista anticonformista “Sgt. Kirk”.
Dal 1990 è membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Mario Novaro, alla quale ha donato la propria biblioteca e l’archivio.
Il 6 dicembre 2021 muore a Genova.
(Per maggiori informazioni consultare l’inventario)
Per approfondire:
La Riviera Ligure. Quaderni della Fondazione Mario Novaro, n° 98/99 (mag. – dic. 2022), Claudio Bertieri, una carriera straordinaria
E inoltre:
La sala congressi della Biblioteca Universitaria di Genova ospiterà mercoledì 27 settembre, alle ore 17:30, la presentazione del volume Calvino, Biamonti, Magliani. Il racconto del paesaggio, lo sguardo, la luce, pubblicato quest’anno dalle edizioni Exòrma.
Il volume contiene testi di Claudio Panella, Luigi Preziosi, Fabrizio Scrivano e Luigi Marfè e una parte fotografica curata da Ario Calvini, Matteo Carassale e Umberto Germinale.
Il paesaggio dell’estremo Ponente ligure, che illumina gli sguardi, le immagini e le parole dell’opera di Italo Calvino, Francesco Biamonti e Marino Magliani, è al centro del volume, con le sue fasce a strapiombo, gli ulivi, gli orti, le viti, le case arrampicate sui pendii e il mare che rumoreggia oltre il confine della riva.
Al saluto di Paolo Giannone, Direttore della Biblioteca Universitaria di Genova, seguiranno gli interventi di Maria Novaro, Presidente della Fondazione Mario Novaro, Bruno Morchio e Marino Magliani.
La presentazione sarà arricchita da una lettura di alcuni stralci dall’Islario fantastico argentino (Tarka edizioni, 2023) da parte di Marino Magliani, autore della traduzione italiana dei brani di Salvador Gargiulo, Alejandro Winograd, Gonzalo Monterroso e Alberto Muñoz.
Il 25 settembre del 1868 nasceva a Diano Marina Mario Novaro.
Ci piace ricordarlo con il pannello introduttivo della mostra “Fondazione Mario Novaro: 40 anni di cultura in Italia” a lui dedicato.
La mostra, allestita presso la Biblioteca Universitaria di Genova. sarà ancora visitabile fino a giovedì 28 settembre.
La Fondazione Mario Novaro festeggia i suoi 40 anni di vita con un Convegno dal titolo “Fondazione Mario Novaro 1983-2023. La rondine vola da 40 anni”. Il convegno si terrà il 21 settembre dalle 10 alle 18 presso la Biblioteca Universitaria di Genova, Via Balbi 40. Il convegno passa in rassegna l’intensa attività di ricerca e promozione culturale svolta in questi quattro decenni e le nuove prospettive che la Fondazione intende perseguire in futuro mettendo in valore i suoi ricchi materiali bibliotecari e d’archivio.
Com’è noto, il patrimonio culturale della Fondazione si basa in origine sull’archivio della pionieristica attività della famiglia degli imprenditori e intellettuali onegliesi Mario e Angiolo Silvio Novaro; un’eredità raccolta e sviluppata dall’architetto Maria Novaro, nipote di Mario e fondatrice e presidente della Fondazione. Decisive sono state dal 1990 la presenza e le iniziative di ricerca, pubblicazione e diffusione culturale svolte all’interno della Fondazione dal noto critico cinematografico e studioso dei media Claudio Bertieri, scomparso nel 2021. Il suo fondo archivistico, conservato in Fondazione, costituisce una preziosa testimonianza della vita culturale dell’intera storia della Repubblica.
Al Convegno contribuiscono studiosi di letteratura, esperti di comunicazione d’impresa, storici dell’arte, del teatro, del cinema e della pubblicità. Le loro relazioni riflettono l’ampia gamma di interessi e opportunità che fanno della Fondazione Mario Novaro uno dei più importanti centri italiani per lo studio della letteratura, dell’immagine, dei media e della cultura, ligure, italiana e internazionale.
Venerdì 8 settembre 2023, alle h 17.00, presso la Biblioteca Universitaria di Genova in via Balbi 40 verrà inaugurata la mostra “Fondazione Mario Novaro: 40 anni di cultura in Italia”.
La mostra, curata da Veronica Bassini e Leo Lecci, con la collaborazione di Alice D’Albis e Diego Russo, intende raccontare, attraverso i materiali dell’archivio e della biblioteca della Fondazione, i primi 40 anni di attività dell’Ente: partendo dai documenti del Fondo Mario Novaro e “La Riviera Ligure”, le teche ed i pannelli guideranno i visitatori in un viaggio che toccherà alcune delle tappe fondamentali della Fondazione Mario Novaro. Si avrà così l’opportunità di vedere parte dei tesori conservati nei fondi archivistici: gli archivi di persona Claudio Bertieri, Mario Boselli e “Nuova corrente”, Vico Faggi, Mimma Gambetta, Famiglia Novaro, Cesare Vivaldi sono solo 6 dei 30 fondi custoditi, dichiarati di interesse storico particolarmente importante.
Particolare risalto è stato dato al Fondo Claudio Bertieri, critico dell’immagine che per trent’anni è stato colonna portante della Fondazione e i cui interessi hanno spaziato nei campi più disparati: cinema, teatro, fumetto, illustrazione, cultura sportiva, comunicazione aziendale…
La mostra, che ha ricevuto il patrocinio di Comune di Genova, Regione Liguria, Università di Genova-DIRAAS e ha come partner la Biblioteca Universitaria di Genova, si inserisce tra le iniziative di Genova Capitale Italiana del libro 2023.
Orari:
lunedì, mercoledì, venerdì dalle 8.30 alle 15.00
martedì e giovedì dalle 8.30 alle 18.30
Ingresso gratuito
Gli archivi di persona sono influenzati da specifiche dinamiche di accumulazione, sedimentazione, scelte conservative e trasmissione. L’archivio infatti può essere determinato, ordinato e quindi finalizzato all’autorappresentazione e alla costruzione di una memoria personale, in questi casi il soggetto produttore crea una propria autobiografia cartacea.
La complessità dell’archivio può altresì essere conseguenza di interventi contemporanei o successivi, operati da diverse persone collegate alla famiglia. Infatti spesso gli archivi di persona perdono la loro spontaneità originaria essendo spesso oggetto di intervento di riordinamento.
Ma che cosa è presente negli archivi di persona? Negli archivi privati in genere la sedimentazione dei documenti avviene secondo criteri soggettivi a causa della mancanza di regole precise. Ciò determina la presenza in archivio di documenti dal contenuto differenziato, anche se talune tipologie documentarie sono costantemente presenti:
Nel caso specifico nell’archivio della Fondazione Mario Novaro i fondi archivistici che sono stati donati conservano prevalentemente documentazione attinente l’attività professionale del soggetto produttore. Le tipologie documentarie maggiormente presenti nei nostri fondi sono infatti:
La corrispondenza è la serie documentale più rappresentata e testimonia molti aspetti dell’attività lavorativa del soggetto produttore. Dalle lettere conservate possono essere ricostruite, ad esempio, le attività preparatorie a una pubblicazione, gli incontri con artisti, scrittori e critici, gli eventi culturali di cui il soggetto produttore è stato protagonista, i progetti di lavoro, ma anche gli affetti e le amicizie scaturite da queste importanti circostanze lavorative. Le lettere sono molto utili anche per collocare l’autore nel contesto culturale della sua epoca, attraverso le sue reti di relazioni.
Per quanto la serie dei testi, essi sono documenti scritti (a mano, dattiloscritto o a stampa) che il soggetto produttore ha steso durante i suoi anni di attività professionale. Lo studio dei testi permette di seguire lo svolgersi del pensiero creativo, andando a comparare, ad esempio, diverse versioni di uno stesso elaborato. In Fondazione Novaro i testi vanno a costituire un’unica serie documentale a prescindere se sono testi di prosa o poesia e se sono manoscritti, dattiloscritti o a stampa e vengono riordinati cronologicamente.
La rassegna stampa può venir organizzata dal soggetto produttore da cui può emergere un progetto conservativo consapevole e la sua volontà di consegnare ai posteri una precisa e determinata immagine di sé. In alcuni casi, infatti, si trovano quaderni o raccoglitori in cui la persona ha raccolto personalmente articoli su di sé, sulla sua vita e sulla sua attività lavorativa. Questo tipo di raccolte testimoniano l’attenzione e la cura del produttore, che, tramite interventi di sistemazione regolari sulle carte accumulate negli anni, ha coscientemente riorganizzato ed elaborato la propria memoria. In questi casi non si tratta di un processo di sedimentazione casuale, ma il frutto di scelte. Consolidare la memoria significa anche selezionarla, e nel corso di tali risistemazioni il soggetto produttore ha sicuramente individuato che cosa tenere e che cosa scartare.
Nella serie documentale della rassegna stampa si trovano solitamente articoli di giornale scritti da terzi a proposito di pubblicazioni, interventi o la vita lavorativa del soggetto produttore e articoli scritti dal soggetto produttore stesso.
Il fondo Guidoni Plinio si articola in 8 serie documentali:
Plinio Guidoni nasce a Camogli il 19 aprile 1922. Dopo gli studi di ragioneria, e un tentativo universitario a Economia, viene arruolato. Dopo il servizio militare e la prigionia in Germania, torna in Italia e entra in una grande banca, nella quale diverrà funzionario. Il 2 giugno 1952 sposa Anita Gavino: dal matrimonio nascono le figlie Marina, Gianna, Alessandra. La professione comporta vari trasferimenti tra il 1969 e il 1981: Genova, Firenze, Serravalle Scrivia, Asti, Roma.
È stato uno dei maggiori autori del secondo Novecento che hanno scelto il genovese per realizzare le loro opere e all’inizio degli anni ’60 si avvicina alla poesia; esordisce infatti nel 1969 con la silloge “A çittae deserta”.
Guidoni è stato attivo anche nell’ambito teatrale dove ha saputo realizzare testi che hanno affrontato con grande originalità e forza creativa problemi e situazioni universali.
Muore a Vernazza il 19 luglio 1994.
Per approfondire:
La Riviera Ligure. Quaderni della Fondazione Mario Novaro, n° 93/94 (set. 2020 – apr. 2021), Plinio Guidoni.
La Fondazione Novaro, conserva manoscritti di Ceccardo Roccatagliata Ceccardi e, aderendo all’edizione 2023 de “La Notte degli Archivi”, dedicata al “Carnet de voyage”, ha ritenuto di presentare il viaggio intrapreso dal poeta sulla barca “Lei”. Ceccardo, padre della poesia Ligure del Novecento, che culminerà con Sbarbaro e Montale, nasce a Genova nel 1871 e ivi muore nel 1919. In “Lettere di Crociera” il poeta descrive la navigazione fatta nel luglio 1898, lungo la Riviera Ligure di Levante, da Quinto al Mare a San Michele di Pagana, costeggiando il Promontorio di Portofino con soste a Camogli e San Fruttuoso. Nel diario di viaggio dà prova di una prosa vivacissima che ci dà la misura del gusto di Roccatagliata per il colore, è infatti un percorso letterario da cui emerge la sua passione verso il paesaggio, spesso coloratissimo e reso con un tratto nitido ed essenziale.
CREDITS
Regia: Ugo Nuzzo; testi: Maria Teresa Orengo; sceneggiatura, ricerca storica e iconografica: Fondazione Mario Novaro ETS; voce: Giorgia Cadenasso; documenti d’archivio: Fondazione Mario Novaro ETS, Video Voyagers s.n.c., Cineclub Foto video Genova; post produzione: Video Voyagers s.n.c. Si ringraziano Max Valle, Teatro Pubblico Ligure e Daniela Serra